Cos'è guerra sino giapponese?

La guerra sino-giapponese, anche conosciuta come seconda guerra sino-giapponese, fu un conflitto militare che ebbe luogo tra la Cina e il Giappone dal 7 luglio 1937 al 2 settembre 1945. Questa guerra è spesso considerata come parte dell'Asia Orientale nella Seconda guerra mondiale.

Il conflitto iniziò con l'incidente del ponte di Marco Polo, quando una tensione preesistente tra i due paesi sfociò in uno scontro armato a seguito di uno scontro tra soldati sul ponte Marco Polo, situato nel distretto di Lugou fuori da Pechino. Questo evento segnò l'inizio ufficiale della guerra.

Durante la guerra, l'esercito giapponese invase la Cina continentale e i territori cinesi occupati dal Giappone furono governati da un governo fantoccio noto come Repubblica di Nanchino. L'esercito cinese e le forze di resistenza nazionalista, guidate dal Kuomintang (Partito Nazionalista Cinese) combatterono contro l'occupazione giapponese. Inoltre, le forze comuniste guidate da Mao Zedong si unirono alla lotta contro i giapponesi.

Il conflitto fu caratterizzato da violenze di massa, atrocità, brutalità e massacri da entrambe le parti. Ad esempio, il massacro di Nanchino nel dicembre 1937, in cui decine di migliaia di cinesi furono uccisi e furono commessi stupri di massa e abusi su civili, è considerato uno dei peggiori crimini di guerra compiuti dall'esercito giapponese durante la seconda guerra sino-giapponese.

La guerra terminò solo nel 1945, dopo la resa del Giappone alla fine della Seconda guerra mondiale. L'esito del conflitto fu che il Giappone si ritirò dalla Cina e riconobbe la sovranità cinese. La guerra sino-giapponese ebbe un impatto significativo sulla storia cinese, poiché rafforzò il sentimento nazionalista e fu un fattore importante nella guerra civile cinese che scoppiò poco dopo la fine del conflitto. Inoltre, la guerra fu anche un importante fattore nello sviluppo del comunismo in Cina.